Una riflessione sul valore del merito con un aneddoto del CEO di Kitzanos, Nicola Pirina
Nella ricerca del merito, spesso ci si chiede se sia da attribuire a una persona o a un’azione. Permettetemi di condividere con voi un aneddoto che risponderà a questa domanda.
Immaginatevi una fabbrica che dipende da una macchina complessa e altamente specializzata per un’operazione cruciale nel processo di produzione. All’improvviso, la macchina si fermò, provocando il blocco della linea di produzione. Pensate al panico generale che si scatenò. Tecnici da ogni angolo si precipitarono intorno al macchinario , cercando disperatamente di capire cosa fosse andato storto. Ma, nonostante le ore e le ore di sforzi congiunti, non fecero alcun progresso significativo.
Fu in quel momento che il presidente dell’azienda si ricordò di Bainzu (Gavino per i non sardi – ndr), un dipendente ormai in pensione ma che aveva avuto un ruolo fondamentale nella costruzione di quell’apparecchio. Senza esitazione, decise di chiamarlo per cercare la sua consulenza. Bainzu si presentò prontamente, scrutando attentamente la macchina con uno sguardo esperto. Dopo aver controllato le tensioni, dato qualche colpetto qua e là e girato un paio di viti, estrasse dalla tasca un pezzo di gesso. Con assoluta sicurezza, disegnò una X sul corpo della macchina e disse con fiducia: Ecco, proprio qui! Aprite e sostituite la ruota dentata rotta!”
La sua intuizione, semplice ma geniale, sbalordì tutti. Tuttavia, quando Bainzu presentò un conto da 10.000 euro al presidente, l’incredulità si dipinse sul volto di quest’ultimo: “Ma davvero vuoi 10.000 euro per aver disegnato una semplice X?” chiese stupefatto.
Ecco la risposta di Bainzu, accompagnata da un sorriso raggiante: “No, no! Voglio 10.000 euro per sapere esattamente dove disegnare quella ‘X’!”.
Senza esitazione, il presidente pagò immediatamente il conto di Bainzu.
Questa storia ci potrebbe insegnare molto più di quanto sembri a prima vista.
La prossima volta che incontrerete una semplice X disegnata da qualcuno, prendetevi un attimo per riflettere: “Dove sarei senza il genio di Bainzu e la magia della sua X?”
