Da otto a una, più grande, con l’obiettivo di rafforzare il sistema e sostenere la crescita e la competitività del Mezzogiorno. L’Unione Europea, attraverso la vicepresidente della Commissione e commissaria per la Concorrenza, Margrethe Vestager ha accolto la proposta presentata nei giorni scorsi dal ministro agli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto di istituire un’unica Zona Economica Speciale (ZES) per l’intero Mezzogiorno superando le attuali 8 già previste e istituite.
La novità interessa: Sardegna, Sicilia, Calabria, Molise, Puglia, Campania e Abruzzo. In questo modo si intende estendere a tutto il Mezzogiorno le misure di semplificazione e accelerazione delle procedure approvative e autorizzative e di sostegno alle imprese per le ZES. L’iter per ottenere gli incentivi sarà semplificato e coprirà un periodo di tempo maggiore rispetto a quello attuale armonizzandosi con i vari strumenti di programmazione pluriennale europei e nazionali: PNRR, politica di Coesione e Fondo di Sviluppo e Coesione.
Da un punto di vista strettamente operativo, l’autorizzazione unica per l’avvio delle attività produttive sarà estesa a tutto il Sud mentre i termini di conclusione dei procedimenti saranno ridotti di un terzo. Prevista la realizzazione di uno Sportello Unico Digitale per assicurare maggiore efficienza e trasparenza.
E sempre in tema di sostegno alle imprese, per il futuro si lavora a rendere strutturale e maggiormente orientata agli investimenti la misura “Decontribuzione Sud” per favorire l’occupazione femminile e giovanile in modo particolare e che, al momento, scade il 31 dicembre di quest’anno.