Ritardi nei pagamenti della PA, il piano del Governo per superare il problema
Sanzioni ai dirigenti al vertice di strutture lente nella liquidazione delle fatture e una struttura dedicata per spingere le amministrazioni ad allinearsi ai tempi stabiliti dall'Europa e fissati all'interno del PNRR.
Redazione
Redazione
12 Marzo 2024
Tempo di lettura: 2 minuti

Sanzioni e interventi organizzativi. Sono le due linee di intervento scelte dal Governo per cercare di eliminare i ritardi nei pagamenti dei debiti commerciali da parte della Pubblica Amministrazione, tenendo fede agli impegni negoziati con l’UE e fissati all’interno del PNRR, Piano Nazionale di ripresa e Resilienza, finanziato con fondi comunitari.

L’obiettivo è allinearsi entro il 31 marzo 2025 con i tempi europei che prevedono 30 giorni per liquidare le fatture alle imprese che lavorano con Ministeri, Regioni, enti locali e aziende sanitarie; tuttavia in quest’ultimo caso il termine ritenuto congruo è di 60 giorni.

Il termine precedente del dicembre scorso è stato posticipato di quasi due anni alla primavera del 2025 dopo il rinvio ottenuto dal nostro Paese in cambio, però, di un’incisiva azione nei confronti delle amministrazioni ancora inefficienti. Il problema è di vecchia data ed estremamente rilevante: nel 2022 lo stock complessivo di debito della P.A. era pari a 49,6 miliardi di euro (fonte: Ragioneria Generale dello Stato).

Per l’Europa e non solo per le imprese occorre rimediare con urgenza perché i tempi di attesa eccessivi sono considerati distorsione grave del mercato in ambito comunitari. L’Italia è stata deferita per la seconda volta alla Corte di giustizia UE e senza interventi risolutivi si rischiano pesanti sanzioni.

Da qui la necessità di agire prontamente con: taglio del 30% della retribuzione di risultato dei dirigenti che guidano strutture troppo lente nella liquidazione delle fatture; interventi organizzativi guidati da una struttura dedicata attivata all’interno della Ragioneria Generale dello Stato che dovrà spingere le amministrazioni in difficoltà verso la regolarità nei flussi di pagamento.

Un vero e proprio piano di interventi da trasmettere alla Ragioneria Generale e monitorato da MEF, Struttura di missione del PNRR e ministeri interessati con un’ ulteriore margine di manovra della Cabina di regia del PNRR, su indicazione della task force, qualora gli obiettivi indicati nei piani di rientro non siano raggiunti.

Analogo provvedimento riguarderà i Comuni con più di 60 mila abitanti i quali dovranno dotarsi di un gruppo apposito preposto al pagamento dei debiti commerciali nei termini di legge.

Immagine di Freepik