Disco verde della Commissione Europea al regime di aiuti dell’Italia per sostenere lo sviluppo agroindustriale. Gli aiuti, pari a 910 milioni di euro parzialmente finanziati con il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza), sono stati ritenuti compatibili con le norme europee sugli aiuti di stato.
La misura sarà attiva sino al 2029 e sarà attivata tramite due strumenti: sovvenzioni dirette e finanziamenti agevolati. Le risorse sono destinate alle imprese del settore agricolo che propongono progetti di investimento per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli tesi a: migliorare l’orientamento al mercato, aumentare la competitività e potenziare la ricerca, la tecnologia e la digitalizzazione del settore agroindustriale.
L’importo dell’aiuto per beneficiario non supererà il 60% dei costi ammissibili e dipenderà dalle dimensioni dei beneficiari e dal luogo in cui viene realizzato il progetto, con tassi più elevati per le piccole imprese e per i progetti realizzati in zone economicamente svantaggiate ammissibili agli aiuti ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera a, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (le cosiddette aree “a”).
La Commissione segnala di aver riscontrato che il regime di aiuti favorisce lo sviluppo di attività economiche, vale a dire la produzione e la commercializzazione di prodotti agricoli, e contribuisce agli obiettivi della politica agricola comune. Viene ritenuto “necessario e adeguato” per incoraggiare i relativi investimenti nel settore agricolo. Ha inoltre un effetto di incentivazione, in quanto i beneficiari non sono in grado di effettuare gli investimenti senza il sostegno pubblico.
Inoltre è la continuazione di una misura italiana approvata dalla Commissione nel giugno 2017 (SA.47694), prorogata nel dicembre 2020 (SA.59101) e scaduta il 31 dicembre 2022.
«Questo regime – afferma il commissario Dieresi Reynerds responsabile della politica di concorrenza – parzialmente finanziato dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, consente all’Italia di sostenere grandi progetti strategici e innovativi nel settore agricolo. Il regime contribuirà allo sviluppo sostenibile della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli».
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