Vendite online: 88 mila le aziende che hanno un sito di e-commerce
I dati sono frutto della ricerca realizzata dall'Osservatorio Netcomm in collaborazione con Cribis. La concentrazione maggiore in Lombardia, a seguire Lazio e Campania. Il valore degli acquisti nel 2024 supererà i 38 miliardi di euro.
Redazione
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20 Maggio 2024
Tempo di lettura: 4 minuti

Vendite online: sono 88 mila le aziende italiane che hanno un sito di e-commerce. A delineare il quadro è la ricerca “NetRetail 2024 Gli acquisti Digitali degli Italiani” condotta dall’osservatorio Netcomm in collaborazione con Cribis (qui per registrarsi e scaricare la ricerca). I risultati, pubblicati di recente, si concentrano in particolare sulle società di capitale (società per azioni, società in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata e società a responsabilità limitata semplificata) che generano oltre il 90 per cento del fatturato totale (95,7%). Quelle che fanno l’uso più largo di questa modalità di business sono le società di capitale che hanno tra i 6 e i 10 anni di vita (33%), seguono quelle tra gli 11 e i 25 anni (30%). Appena il 2,5% di quelle con meno di 2 anni e il 3% di quelle con oltre 50 anni di storia ha sviluppato un e-commerce.

L’identikit delle aziende: distribuzione geografica, uso dei social e metodi di pagamento offerti

La concentrazione varia a seconda dei territori: la maggior parte delle aziende (18,6%) con un sito di e-commerce si trova in Lombardia. A seguire Lazio (12,1%) e Campania (12%). Tra i centri urbani che contano la percentuale maggiore di aziende dotate di un proprio canale di e-commerce attivo spiccano Roma e Milano (10%) e Napoli (7%).

Quasi l’80% delle imprese analizzate ha almeno un social network. Facebook è il più diffuso (90,8%), seguito da Instagram (76,2%), YouTube (21,1%), Linkedin (18,1%) e Twitter (17,3%).
Il 78,8% delle aziende con un proprio sito e-commerce offre più di un metodo di pagamento: nel dettaglio, il 20,8% ha 2 metodi di pagamento, il 28% ne ha 3 e il 30% ne ha 4 o più.

Tra le aziende con un solo metodo di pagamento, il 47,7% adotta PayPal, il 33,54% la possibilità di pagare con carta di credito e il 10,37% con bonifico bancario. Tra le aziende che offrono due metodi di pagamento, ancora una volta la maggioranza adotta PayPal (il 71,87%) e la carta di credito (il 72,23%), e il 38,5% offre la possibilità di pagare tramite bonifico bancario. Per quanto riguarda le aziende che offrono 3 metodi di pagamento, la carta di credito e PayPal restano in testa con, rispettivamente, il 91,66% e il 91,19%, e dal bonifico bancario per l’82,6% dei casi.

I numeri dell’e-commerce in Italia

Durante il Netcomm Forum sono stati presentati inoltre i numeri dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano. Nel 2024 il valore degli acquisti online di prodotti da parte degli italiani crescerà del +6% e supererà la soglia dei 38 miliardi di euro. Tra i settori in cui tale modalità crescerà maggiormente:arredamento e home living; auto e ricambi; food & grocery con tassi compresi tra il +8% e il +12%.

Beauty, informatica ed elettronica di consumo, al pari dell’abbigliamento avranno incrementi con tassi compresi tra il 7% e il 5%. Frena la progressione dell’editoria, segmento stazionario. La penetrazione dell’online sul totale acquisti Retail (online+offline) nei prodotti è pari all’11%, stabile rispetto al 2023.

Il percorso di acquisto dei clienti

Netcomm ha inoltre analizzato, attraverso la ricerca Netcomm NetRetail, il percorso verso l’acquisto online di prodotti e servizi. I touchpoint che più influenzano l’acquisto online sono i motori di ricerca (per il 55,9% degli italiani); il sito o l’app del brand di un determinato prodotto (per il 50,4%); le recensioni dei prodotti (per il 48,2%) e i siti o le app che vendono un dato tipo di prodotto (per il 43,3%). Un ruolo secondario, ma comunque di rilievo, è mantenuto dai social (per il 31,7% degli italiani); delle notifiche push (per il 30,5%) e dai punti vendita (per il 24,9%). La maggior parte degli acquisti online (62,9%) passa per gli eRetailer, ovvero i merchant nati online; seguono i siti dei produttori (18,6%); i retailer tradizionali (12,2%); i siti comparatori (5%) e a seguire quelli di vendite private e coupon che valgono rispettivamente l’1,1% e lo 0,2% degli acquisti online.

Come pagano i clienti

La maggior parte degli acquisti online (92%) viene saldata al momento dell’ordine, mentre solo nell’8% dei casi il pagamento avviene alla consegna o al ritiro, oppure nel momento di utilizzo del servizio (per esempio, in albergo). Continua a diminuire l’utilizzo del contante, che ad oggi viene utilizzato solo dal 2,1% degli italiani per acquistare online. Mentre i metodi di pagamento più utilizzati sono il digital wallet (dal 32,7%), la carta prepagata (dal 26,6%) e la carta di credito (dal 25,2%). Il bonifico è utilizzato solo nell’1,4% dei casi ma con importi 4 volte superiori alla media.