Il richiamo contenuto nella prima esortazione apostolica di Papa Francesco, Evangelii Gaudium, e la sua applicazione nell’economia nella lettura di Nicola Pirina, CEO di Kitzanos.
Ah, l’economia moderna, quel meraviglioso circo in cui gli imprenditori saltano attraverso cerchi di fuoco, gli investitori fanno piovere denaro come confetti e le idee volano in giro come popcorn in un microonde. Ma, attenzione! Non tutto ciò che luccica è oro, specialmente quando parliamo di venture capitalist e del loro ruolo nell’economia.
Prendiamo ad esempio la storia di due valorosi impiegati comunali, Pippo e Pluto. Nel 2008 decisero di costruire uno spazio di coworking a Santa Cruz, in California. L’idea era semplice: creare un luogo dove i freelance locali potessero lavorare in un ambiente che offrisse la compagnia di un ufficio senza dover affrontare la tirannia del capo che ti respira sul collo. La loro idea ha funzionato.
Ma poi è arrivato il grande cattivo lupo della storia: un competitor, guidato dal carismatico e ambizioso signor Paperino. A differenza degli ex impiegati comunali, che avevano un business solido e redditizio, il competitor prometteva ritorni da capogiro, anche se in realtà stava perdendo milioni ogni mese. Eppure, per qualche motivo, i venture capitalist erano affascinati da questo modello di business fantastico.
Paperino ha iniziato ad aprire uffici vicino a quelli di Pippo e Pluto, offrendo tariffe più basse. Come conseguenza, molti spazi di coworking hanno faticato a competere, e Pippo e Pluto hanno dovuto chiudere, nonostante il loro fosse un business solido e redditizio.
Non pensate che questa storia sia singolare, perché già potremmo declinarla sulle startup che si occupano di intelligenza artificiale, settore in piena espansione, con tonnellate di investimenti provenienti da venture capitalist. Ma c’è un ma. Le startup di AI devono affrontare un problema unico? Le loro idee e tecnologie possono essere copiate con una facilità sconcertante?
In economia, la realtà è più importante dell’idea. Un business solido e redditizio è più prezioso di una promessa irrealistica di ritorni esponenziali. L’economia reale, quella che crea valore e lavoro, è molto più importante dell’economia speculativa, così come l’economia generativa è preferibile a quella estrattiva.
In conclusione, dobbiamo ricordarci che, come diceva l’Evangelii Gaudium, “La realtà è più importante dell’idea”. Dobbiamo concentrarci sulla costruzione di aziende solide e sostenibili, piuttosto che inseguire il prossimo unicorno promesso dai venture capitalist.
Dopotutto, non è forse meglio un asino che lavora che un unicorno che vola?
A Voi Tutt* le riflessioni e se avete bisogno siamo pronti a Vostra disposizione
Buon futuro a Tutt*
Un sorriso, Nicola
