Sovvenzioni dirette, garanzie o prestiti agevolati per sostenere le imprese sarde danneggiate dalla guerra tra Russia e Ucraina. Il via libera è arrivato con una nota dalla Commissione Europea che ha autorizzato il regime italiano di aiuti di Stato, pari a 100 milioni di euro, pensato per garantire la liquidità delle aziende di tutte le dimensioni e messe in crisi dall’aumento dei costi di produzione e dalla limitazione delle importazioni e delle esportazioni proprio in conseguenza del conflitto bellico.
In Sardegna nella seconda parte del 2022 la ripresa economica è stata fiaccata a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei problemi di approvvigionamento che hanno influenzato il commercio internazionale da e per l’isola, in particolare per quanto riguarda le materie prime.
Il ventaglio di aiuti è volto sia a stabilizzare il quadro attuale proteggendo il tessuto economico, sia a sostenere misure che accelerino la transizione verde e riducano la dipendenza dai combustibili fossili.
Sono escluse le realtà che operano nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e in quello finanziario. Gli aiuti erogati avranno caratteristiche ben definite, in particolare:
1- non supereranno i 2 milioni di euro per beneficiario, o 300 mila euro per le imprese attive nei settori della pesca e dell’acquacoltura;
2- saranno erogati prima del 31 dicembre 2023.
Commissione ha concluso che il regime italiano è necessario, adeguato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro, in linea con l’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), TFUE e con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione.