L’impatto dell’ESG sulle aziende
Il rating di sostenibilità non è un semplice obbligo normativo ma un'opportunità e uno stimolo per innovare e rendere le imprese più forti e attrattive.
Redazione
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04 Aprile 2025
Tempo di lettura: 3 minuti

Negli ultimi anni, l’acronimo ESG – che sta per Environmental, Social, and Governance o rating di sostenibilità – ha guadagnato una rilevanza crescente nel mondo aziendale.

Questo approccio valuta quanto un’organizzazione sia impegnata in obiettivi sociali che vanno oltre la semplice massimizzazione dei profitti per gli azionisti, includendo pratiche sostenibili e una governance etica.

Cosa significa ESG? Analizziamo i vari aspetti e le relative implicazioni

Environmental.

Riguarda l’impatto dell’azienda sull’ambiente, come le emissioni di gas serra, l’efficienza energetica, la gestione dei rifiuti e l’uso sostenibile delle risorse naturali.

Social.

Si concentra sulle relazioni dell’azienda con dipendenti, fornitori, clienti e comunità locali, abbracciando aspetti come condizioni di lavoro, diritti umani, diversità e inclusione.

Governance.

Attiene alle pratiche di gestione e controllo dell’azienda, inclusa la trasparenza nelle decisioni, l’etica aziendale, la composizione del consiglio di amministrazione e le politiche anticorruzione.
Integrare criteri ESG nelle strategie aziendali non è più una scelta opzionale, ma una necessità dettata da diversi fattori.

Accesso al capitale.

Gli investitori sono sempre più orientati verso aziende che dimostrano un forte impegno in pratiche sostenibili, riconoscendo che queste possono offrire migliori performance a lungo termine e gestire efficacemente i rischi.

Reputazione e fiducia.

Le aziende che adottano pratiche ESG solide tendono a godere di una reputazione migliore, aumentando la fiducia tra consumatori, partner commerciali e altre parti interessate.

Conformità normativa.

Le regolamentazioni globali stanno evolvendo verso una maggiore trasparenza e responsabilità in materia di sostenibilità.
In questo contesto, l’Unione Europea ha introdotto la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), una direttiva che mira a standardizzare e ampliare la rendicontazione della sostenibilità da parte delle aziende.

Entrata in vigore il 1° gennaio 2024, la CSRD richiede alle imprese di fornire informazioni dettagliate sulle loro pratiche ESG, andando oltre le precedenti normative.

La CSRD non si applica a tutte le aziende ma solo a quelle che hanno un bilancio superiore a 25 milioni di euro, che abbiano fatturato netto superiore a 50 milioni di euro e con più di 250 dipendenti.
Questa direttiva rappresenta un passo significativo verso una maggiore trasparenza, fornendo agli investitori e al pubblico informazioni comparabili e affidabili sulle performance di sostenibilità delle aziende.

È fondamentale che le aziende non percepiscano l’ESG solo come un obbligo normativo, ma come un’opportunità per innovare e creare valore.

Adottare pratiche sostenibili può portare a efficienze operative, attrarre talenti, aprire nuovi mercati e rafforzare la resilienza aziendale.

Inoltre, le aziende con una forte performance ESG tendono ad avere una migliore gestione del rischio e una maggiore capacità di adattamento ai cambiamenti del mercato e delle normative.

A prescindere dalle dimensioni aziendali.

L’integrazione dei criteri ESG nelle strategie aziendali rappresenta una risposta alle sfide globali attuali e future.

Con l’introduzione della direttiva CSRD, l’Unione Europea sottolinea l’importanza di una rendicontazione trasparente e standardizzata, promuovendo un’economia più sostenibile e responsabile.

Le aziende che abbracciano questa visione non solo contribuiscono al bene comune, ma si posizionano anche per un successo duraturo in un mondo in rapida evoluzione.

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