I dati in cloud saranno sempre più importanti nel futuro delle aziende e dell’economia a livello europeo e globale. Certezza messa nero su bianco da un gruppo di ricercatori della Commissione europea nello studio “Data flow and economic value Eu framework – final study report ” (qui il rapporto completo).
L’analisi misura i flussi di dati nel cloud attivati dalle imprese nell’Ue, nell’Efta (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) e nel Regno Unito e ne stima il valore economico sia all’interno dell’Europa, sia nella relazione tra il Vecchio Continente e il resto del mondo.
Stando alle stime, nell’anno corrente, l’Unione Europea genererà grossomodo 46 mila petabyte (un petabyte equivale a un milione di gigabyte) di Ecbdf (Enterprise cloud-based data flows). Di questi, circa 36 mila petabyte andranno verso strutture cloud e nodi all’interno dell’Ue, 1950 verso Efta e Regno Unito e 7345 altrove (Africa, America, Medio Oriente e Asia). Il valore economico di questa imponente massa di dati che staranno nell’Ue è pari a 77 miliardi di euro per il 2024; cifra ragguardevole che nel 2035 è destinata a raggiungere i 328 miliardi di euro.
Tale incremento è principalmente il risultato dell’adozione sempre più diffusa del cloud nel tempo e della crescita complessiva dell’economia in Europa.
Nello spazio europeo l’Italia assieme a Germania, Paesi Bassi, Irlanda e Francia sarà nelle prime posizioni in termini di valore dei dati generati per le imprese, gli utenti principali di questa tecnologia. Il nostro paese genererà ricchezza pari a 2,5 miliardi di euro nel 2024 che diventeranno 14 nel 2035.
Lo studio prevede anche il valore che i dati nel cloud per grandi imprese e Pmi: per le prime che utilizzano il cloud nell’Ue il valore sarà di 74,0 miliardi di euro nel 2030 e di 120,3 miliardi di euro nel 2035, mentre per le piccole e medie imprese sarà di 73,2 miliardi di euro nel 2030 e 119,0 miliardi di euro nel 2035.
Manifattura, commercio all’ingrosso e al dettaglio, informazione e comunicazione, attività immobiliari, ambito tecnico-scientifico, sanità, finance, PA e difesa sono i settori in cui è maggiore il valore degli Ecbdf per le imprese che usano il cloud nello spazio europeo.
Interessante anche la fotografia che riguarda i profitti dei fornitori cloud, i cloud provider; nel 2023 la Germania ha fatto la parte del leone con 1,8 miliardi di profitti che diventeranno 4 quest’anno e 23 nel 2035. Profitti pari a 731 milioni invece in Italia che è preceduta solo dalla Francia.