Gli incubatori in Italia: una foto aggiornata
L'istantanea del settore scattata da Social Innovation Monitor e Politecnico di Torino. La nostra sintesi del rapporto pubblico.
Redazione
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07 Aprile 2025
Tempo di lettura: 3 minuti

Diminuisce il loro numero, ma aumentano in media sia il fatturato sia la dimensione. È questo in sintesi il dato emergente dal “Report sugli incubatori e acceleratori italiani” (qui il link per scaricare la versione pubblica), curato dal Social Innovation Monitor e dai ricercatori del Politecnico di Torino, presentato recentemente.

Lo studio, relativo al 2024, ha scattato un’istantanea su incubatori e acceleratori presenti sul territorio nazionale, analizzando i servizi e le prestazioni oltre alle performances delle startup che hanno goduto di questa guida preziosa.

©socialinnovationmonitor.com

POPOLAZIONE COMPLESSIVA, NATURA E DISTRIBUZIONE

La ricerca ha riguardato un campione pari al 23% del totale, 55 incubatori su 239 complessivi, in diminuzione rispetto ai 262 del 2023 (-8,8%). Di questo campione 12 sono pubblici, 14 pubblico privati e 29 privati, in linea con la composizione del totale di riferimento. In generale, infatti, la gran parte di questi soggetti ha natura privata (65%) e solo il 13% è gestito da amministratori o enti pubblici.

Per quanto attiene la distribuzione territoriale, il 54% degli incubatori si trova al Nord, il 24% è localizzato al Centro e il 22% al Sud e nelle isole. La Lombardia è la regione a più alta concentrazione, seguita da Emilia-Romagna e Lazio. Per ciò che concerne la Sardegna, la mappa ne individua 5 ma nessuno ha risposto al sondaggio in base al quale è stato costruito il rapporto.

Molti si sono costituiti nell’ultimo decennio con picchi nel 2013, 2016 e 2021, favoriti da appositi provvedimenti legislativi.

FATTURATO, DIPENDENTI E RICHIESTE DI INCUBAZIONE

Nel 2024 gli incubatori hanno fatturato in media 2,61 milioni di euro, in crescita rispetto all’anno precedente quando il dato si era fermato a 2,01 milioni di euro. L’incremento è dovuto in larga misura agli ottimi risultati ottenuti da un piccolo numero di incubatori di notevoli dimensioni, infatti la mediana è notevolmente inferiore al dato sopra descritto e si attesta a 0,71 milioni di euro. Ma anche quest’ultimo numero è in ascesa, se confrontato con il 2023, quando la mediana era di 0,54 milioni di euro.

Sul versante occupazione, queste organizzazioni hanno nell’80% dei casi 10 o meno dipendenti con un deciso segno “più” anche in questo caso: l’anno scorso, infatti, la media era di poco più di 7.

Relativamente al dato complessivo rilevato dal campione analizzato il numero degli addetti è di 778. La stima sul totale è superiore ai 5 mila e 700 occupati. Sempre stando alla platea presa in esame si registra un balzo in avanti in termini di richieste di incubazione per un totale di 9707. Stessa tendenza per quanto attiene la media di team imprenditoriali e di organizzazioni incubate.

I SERVIZI OFFERTI

In relazione alle risposte al questionario somministrato emerge che gli incubatori hanno un livello di considerazione assai differente circa l’importanza dei servizi offerti. Tra quelli considerati rilevanti rientrano: accompagnamento manageriale; supporto nello sviluppo di relazioni; formazione imprenditoriale e manageriale; supporto alla ricerca di finanziamenti.

A seguire: spazi fisici; supporto allo sviluppo di scouting e tecnologie; supporto alla gestione della proprietà intellettuale.

In coda e quindi ritenuti come poco rilevanti: servizi di valutazione dell’impatto sociale e ambientale; formazione e consulenza su CSR ed etica aziendale; servizi amministrativi, legali e giuridici.

Un cenno finale ai finanziamenti ricevuti dalle realtà incubate. Le startup incubate hanno ricevuto in media molti più finanziamenti nel 2024: il dato è passato da 3,1 milioni di euro del 2023 a 7,7 milioni di euro dell’anno appena concluso.

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