100 People: il mondo ritratto con gli occhi dei più giovani
Il progetto che coinvolge centinaia di istituzioni formative di ogni parte del mondo ha negli anni abracciato e portato avanti una colossale sfida educativa: formare le giovani generazioni alla complessità con un approccio diretto e più semplice per generare in loro la sensibilità verso temi, spesso ritenuti locali, e che hanno impatti su tutto il pianeta. Perché il futuro si gioca innanzitutto sulla buona educazione.
Redazione
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27 Febbraio 2023
Tempo di lettura: 2 minuti

Un progetto didattico o, per tradurre dall’originale, “un ritratto del mondo” da realizzare usando una cassetta degli attrezzi in grado di garantire un’educazione, nel senso più ampio e nobile del termine, globale e diffusa.

Nasce con questo spirito d’universalità “100 People” la piattaforma che mette in connessione le scuole che ingaggiano una sfida di grande impatto: formare le giovani generazioni alla complessità del mondo e dei suoi problemi con un approccio semplificato, sintetizzato nell’idea/intuizione di Jack Hagley. Anni addietro lo specialista in progettazione infografica e visualizzazione dei dati ha rappresentato per il Washington Post il mondo con 100 abitanti.

La conseguenza è un focus più diretto ma affatto banale o superficiale che, attraverso testimonianze, fotografie e filmati cerca di facilitare la conoscenza reciproca dei popoli della terra promuovendo il rispetto, il dialogo e il sentimento di appartenenza. Richiamo prezioso in un momento nel quale le dinamiche della Terra appaiono sempre più complesse e anche sfuggenti ma che, in realtà, sono governate da macro-elementi resi sicuramente più impattanti dall’aumento progressivo della popolazione, ormai sopra gli otto miliardi di individui e proiettata oltre i 9 miliardi nel 2037 secondo le stime dell’ONU, l’Organizzazione delle Nazioni Unite (qui il link all’articolo).

Tradotto in molte lingue, “100 People” è un alleato prezioso per gli insegnanti che sono incoraggiati ad adottarlo nelle loro classi condividendo i risultati dopo aver affrontato temi locali con risonanza planetaria tra cui: cibo, acqua, salute, educazione, rifiuti.

Centinaia le istituzioni formative di ogni nazione e continente coinvolte in questa rete, quattro in Italia (qui l’elenco completo) che interagiscono in un sistema aperto e in continua crescita (qui le modalità di partecipazione) per creare cittadini sempre più consapevoli, sensibili e capaci di guardare ai problemi e alle opportunità con uno sguardo ampio, in grado di superare confini geografici e barriere culturali.