Trenta milioni di euro per aggiornare le competenze di chi è già occupato e per aumentare le possibilità di inserimento nel tessuto produttivo di persone disoccupate e inattive. Perché il futuro di lavoratrici e lavoratori si gioca sempre di più sulla formazione costante. Sono questi gli obiettivi dei due bandi “In Progresso” e “Prospettive” pubblicati dal Fondo per la Repubblica Digitale promosso dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale, dal MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) e ACRI (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio).
Le due misure sono state ideate per tentare di colmare il divario tra l’italia e gli altri paesi Europei in tema di competenze tecniche, umane e sociali rispetto alle richieste del mondo del lavoro, fenomeno che tecnicamente è definito come skill mismatch. Da ciò derivano due fenomeni: la cronica sofferenza per le aziende nel reperire collaboratori qualificati e un numero di persone non occupabili o a forte rischio d’espulsione dal ciclo produttivo. Fenomeno che si sta accrescendo in questo periodo storico caratterizzato dalla transizione tecnologica.
Secondo un’indagine condotta dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale, in Italia, ci sono 26 milioni di persone che non hanno competenze digitali di base. È il 54% della popolazione italiana tra i 16 e i 74 anni: la media Ue si ferma al 46%.
Un altro studio, condotto dall’Università di Trento, conferma che nei prossimi 15 anni la quota di lavoratori e lavoratrici ad alto rischio di rimpiazzo tecnologico si attesterà tra il 18 e il 33%; tradotto in numeri tra i 3,87 milioni e e i 7,12 milioni di lavoratrici e lavoratori. Le professioni ad alto rischio di automazione si trovano in diversi settori: trasporti e logistica, supporto d’ufficio e amministrativo, produzione, servizi e vendite.
Di fronte a questo scenario il bando “In progresso”, che stanzia 10 milioni di euro, promuove lo sviluppo delle competenze digitali proprio per queste categorie a rischio così da aumentare le garanzie di permanenza nel mondo del lavoro e migliori opportunità professionali. Per partecipare al bando – aperto a soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro- ci sarà tempo fino al 4 agosto. Le candidature saranno raccolte attraverso il portale Re@dy (www.portaleready.it).
Il bando “Prospettive”, invece intende sviluppare le competenze digitali di donne e uomini ai margini del mercato del lavoro, quindi disoccupati e inattivi tra i 34 e i 50 anni, mettendo a disposizione 20 milioni di euro. Possono partecipare alla misura, in scadenza il 14 luglio e sempre attraverso la piattaforma Re@dy, tutti i soggetti pubblici, privati e senza scopo di lucro oltre a enti del terzo settore.
Per tutti i dettagli consultare il sito fondorepubblicadigitale.it