Onde Inquiete - Spencer Robinix - cover
“Onde Inquiete”, il nuovo libro-viaggio di Spencer Robinix
Redazione
Redazione
25 Luglio 2025
Tempo di lettura: 3 minuti

In un mondo che corre troppo veloce per ascoltarsi, “Onde Inquiete” di Sir Spencer Robinix si mostra capace di smuovere coscienze sopite e riflessioni dimenticate. È una sollecitazione a pensare con la libertà e l’inquietudine come strumenti di navigazione.

Pubblicato da Edizioni Kitzanos, il libro raccoglie oltre settanta brevi scritti che attraversano il nostro tempo con sguardo lucido e parole taglienti (qui il link all’acquisto nelle versioni digitale e cartacea). Politica, ambiente, tecnologia, relazioni, emozioni: nulla è escluso, tutto viene messo sotto la lente del pensiero critico, con una scrittura che non cerca di spiegare il mondo, ma di interrogarlo.

La voce narrante o le voci, visto che Spencer Robinix potrebbe non esistere o essere chiunque, è provocatoria, ma mai arrogante. «Non è chi siamo a definirci, ma ciò che scegliamo di lasciare dietro di noi» è esplicitato nella “Nota”. Un’identità liquida che dà ancora più forza a ciò che conta: le parole, i concetti, le domande. È la voce di chi sceglie la profondità in un’epoca di superficialità, e lo fa senza moralismi, con una dose calibrata di ironia.

La scelta di celarsi è tutto fuorché un vezzo: è una dichiarazione di intenti. In un’epoca che idolatra l’ego e l’immagine, Spencer Robinix si sfila dalla scena per lasciare spazio alle idee. Un atto politico e dal retrogusto poetico che è coerente con il messaggio ultimo: «Pensare è l’ultimo lusso. È un atto rivoluzionario». In un momento storico in cui tutto è ridotto a clickbait, opinione rapida e reazione immediata, l’opera si propone come una pausa salutare e attiva, non comoda: sfidante. Leggerlo significa entrare in un dialogo serrato con se stessi, accettando di essere messi in discussione, talvolta destabilizzati.

Tra i titoli dei capitoli, veri e propri lampi narrativi, troviamo: “Il funerale del pensiero critico”; “Apokálypsis”; “Il dibattito è morto, lunga vita al dibattito”; “Fake Democracy”; “La forza dell’utopia”. Ognuno è un ingresso possibile in un universo che alterna disillusione e speranza, denuncia e sogno, sempre con una tensione verso la libertà interiore.

Nel suo percorso Spencer Robinix non offre soluzioni, non detta verità. E poi c’è il tono: diretto, coinvolgente, mai noioso. Ogni parte sembra scritta per essere letta ad alta voce, come se ci si trovasse in dialogo costante con un compagno di viaggio nelle ore incerte della vita, nei caffè solitari, nei tragitti senza destinazione.

“Onde Inquiete” è in definitiva un libro per chi non si accontenta. Per chi sente che sotto la superficie liscia della modernità c’è un tumulto da ascoltare. Per chi ha voglia di rileggere il mondo, senza mappe preconfezionate. È una sorpresa da aprire a caso, da tenere sul comodino, da condividere con chi sa ancora dubitare.