È online “1974”, il nuovo libro di Nicola Pirina
Un viaggio tra il personale e il collettivo che aiuta a riflettere sugli ultimi 50 anni della nostra storia. Nell'articolo il link per scaricare l'e-book, disponibile anche in formato cartaceo.
Redazione
Redazione
28 Gennaio 2025
Tempo di lettura: 3 minuti

Un viaggio coinvolgente e profondamente umano in cui tratti autobiografici e generali si alternano sapientemente. “1974”, il nuovo libro di Nicola Pirina disponibile su Amazon in formato digitale e cartaceo, è molto più di un semplice diario: una riflessione sui mutamenti storici, sociali e culturali che hanno segnato intere generazioni.

L’intento è chiaro fin dalle prime pagine: l’opera non vuole essere mero resoconto biografico o cronaca lineare degli accadimenti quanto, piuttosto, un mosaico intrigante e complesso costituito da ricordi personali intrecciati con eventi di portata generale. Il risultato è la creazione di una connessione forte, un ponte emozionale tra l’intimità dell’ esperienza personale e i grandi temi della contemporaneità in un continuo alternarsi tra l’io e il noi.

Il 1974, infatti, è stato l’anno del referendum sul divorzio in Italia che ha consolidato una società più moderna e laica, ma anche profondamente divisa. Attraverso queste pagine, l’autore ripercorre fatti di importanza capitale e riflette sul clima sociale e culturale di quel periodo: dalle tensioni innescate dalla Guerra Fredda alla crisi energetica che scuoteva il mondo occidentale. Il contesto storico, sempre presente e ben descritto, fa da sfondo alle riflessioni personali, conferendo alla narrazione una dimensione universale.

Un “reciproco tenersi” caratteristico di tutto il libro. Gli anni Ottanta e Novanta, raccontati con sensibilità esplorando l’impatto enorme della tecnologia e dell’innovazione – dall’avvento del pc a internet – sono l’espediente per ragionare sulle trasformazioni che a cascata si sono verificate nel lavoro, nella comunicazione e anche nella percezione dei fenomeni.

Accanto a questi progressi, però, non mancano i momenti di crisi e di perdita: la tragedia di Alfredino Rampi, seguita in diretta televisiva, o gli Anni di Piombo, con il loro carico di violenza politica e incertezze.

Ciò che colpisce maggiormente è la capacità di trasformare eventi personali in riflessioni condivise. La scrittura – intima e mai autoreferenziale – si trasforma in pungolo costante per il lettore che viene continuamente invitato a riempire i “vuoti” lasciati volutamente aperti nel racconto. In questo modo, le pagine diventano dialogo, percorso che attraversa epoche e generazioni, mettendo in luce l’importanza dei legami umani, della memoria e della resilienza.

Il libro è anche un omaggio ai personaggi e ai fatti che hanno segnato l’Italia contemporanea. Da figure come Aldo Moro ed Enrico Berlinguer, simboli di una politica capace di visione e coraggio, agli eroi dello sport come la nazionale italiana di calcio del 1982, ogni episodio viene raccontato con passione e lucidità. Anche le ombre del passato, come la strage di Ustica o la Loggia P2, trovano spazio in questo racconto, evidenziando le contraddizioni di un Paese che spesso fatica a fare i conti con la propria storia.

Ma “1974” non è solo un viaggio nel passato. È anche invito a guardare al futuro con consapevolezza e speranza. Nicola Pirina parla dei giovani di oggi, delle sfide che si trovano dinanzi e delle opportunità, riflettendo su come la memoria possa essere un punto di partenza per costruire qualcosa di nuovo. Il messaggio finale è chiaro: ogni epoca ha le sue difficoltà, ma anche i suoi orizzonti da conquistare.