“Black Dog”: il nuovo libro di Nicola Pirina
Redazione
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18 Aprile 2025
Tempo di lettura: 2 minuti

Nel suo nuovo lavoro, Black Dog – L’Ombra che ci portiamo dentro, Nicola Pirina ci conduce in un percorso intimo e lucido attraverso il buio che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si trova ad affrontare. Pubblicato nella collana “Corteccia a parte” il libro, edito da Kitzanos, è suddiviso in undici capitoli (qui il link all’edizione digitale e qui a quella cartacea). Il filo conduttore è il “Black Dog”, figura simbolica che richiama la depressione e il disagio interiore. L’autore lo descrive non come un nemico da abbattere a tutti costi in una guerra senza quartiere, ma come una parte profonda dell’essere umano, un’ombra che ci accompagna, ci sfida e ci insegna la consapevolezza della nostra intima fragilità. Un tema delicato e complesso che è affrontato in modo diretto, senza fronzoli e infingimenti. Come i capitoli, densi e coinvolgenti, che si susseguono come tappe di un itinerario spirituale e psicologico.

In Aspetto che tu muoia, ad esempio, trova spazio una poesia cruda che riflette sull’erosione silenziosa dei legami. Le prigioni, invece, affronta i vizi e le dipendenze come forme di auto-reclusione. La normalità è il ritratto di una routine che soffoca, mentre La solitudine smaschera l’isolamento emotivo che persiste anche nell’era della connessione.

Con Il Tempo, si riflette sull’illusione della produttività e sulla paura del tempo che scorre senza lasciare traccia. In Il confronto, viene analizzata la trappola dei paragoni con gli altri, alimentata dai social media. Il capitolo Senso analizza il vuoto esistenziale che spesso ci spinge a chiederci: “Perché?”.

Nelle ultime sezioni, l’autore propone una lenta risalita. Vivere è un invito ad accettare le proprie ombre per abitare la propria esistenza con autenticità. Equilibrio e La bestia esplorano la possibilità di trovare una stabilità interiore nonostante il caos. Infine, in My way, si rivendica con fierezza il valore di un percorso personale, anche imperfetto, ma vero.

Un viaggio con innumerevoli finestre che, di volta in volta, illuminano con la luce del coraggio i recessi più bui attraverso uno stile intenso e poetico, ma mai retorico. Ogni parola scava con precisione chirurgica nel cuore del lettore. Il fine ultimo non è offrire soluzioni, ma donare compagnia, comprensione e infondere forza a chi si sente solo nella propria oscurità.